Museo del Paleolitico, Isernia
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Visite guidate all’interno del Museo del Paleolitico.
Il giacimento paleolitico di Isernia La Pineta riveste un ruolo fondamentale nel panorama della preistoria europea non solo per l’enorme quantità di reperti rinvenuti ma soprattutto perché, grazie alla sua alta antichità, si inserisce nel novero dei preziosi siti del Paleolitico inferiore che permettono di ricostruire i tempi e le modalità di diffusione dei primi uomini nel nostro continente.
I gruppi umani che frequentarono l’area intorno ai 620.000 anni da oggi, annoverabili nella specie che
convenzionalmente viene definita Homo heidelbergensis, occuparono più volte piccole aree in prossimità di ambienti umidi occasionalmente interessate da eventi alluvionali. Le attività di scavo hanno infatti portato all’individuazione di tre differenti suoli caratterizzati da frequentazione antropica (3c, 3a, 3S10) riconducibili al medesimo orizzonte cronologico.
Lo studio interdisciplinare delle evidenze archeologiche ha permesso di tracciare con una certa sicurezza le modalità di comportamento dei gruppi umani che a più riprese frequentarono l’area. L’analisi del record paleontologico dimostra che i piccoli gruppi umani, 600.000 anni or sono, si procacciarono il necessario sostentamento dal recupero di carcasse animali rinvenute durante l’esplorazione del territorio circostante.
È presumibile che gli Heidelbergensis di Isernia fossero in grado di abbattere animali di grandi dimensioni e che lo charognage (sciacallaggio) fosse tra le strategie alimentari più diffuse. Appare inoltre chiaro come l’uomo operasse selettivamente, depezzando e trasportando presso l’area fluvio-lacustre solo alcune parti dell’animale, nello specifico quelle che potevano fornire più tessuto facilmente
consumabile.
Nell’area dell’attuale sito avveniva poi la scarnificazione dei segmenti scheletrici e la fratturazione intenzionale delle ossa lunghe e dei crani degli animali. Il consumo di carne cruda venne, verosimilmente, integrato con quello non meno appetibile rappresentato dal tessuto cerebrale e midollare delle prede.
Nel 2014 è stato rinvenuto un dente umano (IS42), si tratta di un incisivo superiore deciduo di un bambino di età compresa tra i 5 e i 7 anni. Ad oggi, IS42 è uno dei reperti umani più antichi d’Italia.
Dove siamo:
Dettagli: Museo del Paleolitico, Isernia
Tipologia | museo, Visita guidata |
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Durata | 1 ora |
Persone | 1/10 |
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